Questa volta
non ho saputo resistere al richiamo del Lupo. Quest'anno è stata la
terza edizione e per me, trailer del prima ora, era un treno da non
perdere.
Dopo
la sbornia del Passatore, ho voglia di correre le gare più varie,
divertirmi come e quanto mi pare.
Quale migliore occasione della gara in
Val Vesola?
Giunto
sul posto con buon anticipo mi sono
subito immerso nel bellissimo clima pregara che pervade ogni volta tutti i runner. Un misto di divertimento e tensione, scambiu di battite, saluti, fotografie.
Siamo
in molti oggi, anche da fuori regione.
Proprio
perché voglio godermi la gara, non ho portato nulla, ne borracce, ne
gel, niente. Solo una enorme voglia di correre un trail.
Finalmente si parte. Lo sparo dello starter scatena l'inferno!
Inferno? Insomma...
Il percorso ci regala subito una bella salita. La pendenza non è esagerata e ci permette di correre, ma è sempre una bella salita!
Dopo
qualche chilometro svoltiamo seccamente a destra, imboccando un sentiero
strettissimo che ci costringe a procedere in fila indiana e a
corricchiare alternando lunghe camminate. E cosi sono salito sempre
insieme agli e stessi compagni di viaggio.
Bello il sottobosco, mi
ricorda vecchie escursioni fatte in giro per le tante montagne che ho
visitato.
Che
sollievo bere l'acqua fresca e zampillante della fontanella. Brrrrr,
una sferzata che mi da nuova forza. Ricomincio a correre e mi rimetto in
fila pronto a continuare l'arrampicata. La salita mi piace, non ho
problemi. Sebbene non abbia corso tutta la settimana tutto è ok. Mi godo
il trail alla grande. Ora attraversiamo chiazze di prati illuminati e riscaldati dal
sole, usciamo e rientriamo nel sottobosco.
Seconda
fontanella. Cazzo l'acqua è talmente fredda che ti stacca i denti! Da
qui inizia la discesa. Insistente, ripida, stretta, sassi aguzzi
spuntano da terreno ed io rallento. Scalo la marcia, inserisco la
"ridotta" e vado giù.
Molta
gente che finora mi stava dietro comincia a superarmi. Si buttano giù
in discesa senza timore e se ne vanno. Io mi scanso e li faccio passare.
Terza
fontanella. Giusto un sorsetto e proseguo. Mi affianca e mi supera
anche Giuseppina, seguita a breve da un'altra donna. Tornano le salite e
mi rifaccio sotto. Le risupero entrambe e me ne vado. Mentre ero al
fianco di Giuseppina prendo una storta col piede sinistro! Merda! Porca
Putt! Vaff! Pezz d Merd.... Ho visto la Madonna e tutti gli Angeli in
colonna! Un dolore fortissimo mi assale. Per fortuna, il dolore come viene se ne
va. Ricomincio subito a correre.
Oramai siamo quasi alle cascate di San
Giovanni. Non so più neanche io quante volte ci sono passato, tra
allenamenti e tracking. Rimangono sempre affascinanti e bellissime. Nei
pressi delle cascate troviamo tante persone che ci incitano. Alzando lo
sguardo, però, ci sono le corde che ci aspettano. Le hanno messe lì per aiutarci ad
affrontare la parete ripida e scivolosa. Raggiunta la sommità ho capito
che oramai era fatta. Il sentiero piano piano si allarga e finalmente
riconosco la zona di Pian delle Mele e la eco dell'altoparlante mi da
la giusta spinta per accelerare.
Arrivo in 2 ore nette (da display
ufficiale) e sono tutto intero. Vaiii
È stata una bella giornata di sport, trascorsa con i miei amici di sempre.
Alla prossima avventura amici runners
"Se sono libero è perché continuo a correre" cit. Jimi Hendrix.
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