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mercoledì 16 giugno 2010

tu chiamale se vuoi, emozioni

Oggi, con l’autorizzazione di Fulvio, che non ce la faceva più a sentire le mie lamentale, mi sono rimesso le scarpette ed ho ricorso. E’ passato un mese circa dall’ultima volta. Ero emozionato e teso come uno studente che s’appresta a dare un esame. Fulvio mi ha imposto alcune condizioni… Uscire si, ma senza guardare cronometri, senza andare forte e, soprattutto correre al massimo per 20/30 minuti. Cercare di riavvicinarsi al giusto appoggio e basta…
Il solo pensare di correre mi ricordava il dolore col quale per tanto, troppo tempo, ho convissuto.
Anche per questo momento per me molto importante era presente Massimo, anche lui in ripartenza con gli allenamenti e col quale mi trovo benissimo.
Abbiamo deciso di sfruttare l'unico momento libero per entrambi, alle 14.00. Oggi c'erano 32° e l'aria era pazzescamente calda... una figata!
Alla fine l’allenamento è stato bello e positivo, sebbene fosse passato tanto dall’ultima volta. Ho corso abbastanza sciolto, certo, pianissimo, ma sicuro e soprattutto, correndo diritto e col giusto appoggio.
Venerdì si replica…
Vallo a spiegare ad uno che non corre, quelle che sono le nostre sensazioni, le nostre emozioni, le nostre soddisfazioni, anche solo nel riuscire a ricorrere per 20 minuti.

2 commenti:

nino ha detto...

avrei solo un appunto: 32° una figata ? beato te che apprezzi

Mario ha detto...

@ Nino: la figata sta nel fatto di ritornare a correre, a prescindere... per il fatto che facesse 32° manco me n'ero accorto :)