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lunedì 9 agosto 2010

Miglianico Tour 2010




Un’altra edizione della “Miglianico Tour” è stata messa in cascina. Questa era l’edizione dei 40 anni! Una gara parecchio impegnativa e di grande soddisfazione per chi la porta a termine! C’è la possibilità di correre la 9 km (un giro del percorso) o la 18 km (due giri).
Questa è stata la mia seconda gara dopo l’infortunio. Il mio quindi, più che la ricerca del risultato, era un test, una valutazione sulle mie condizioni fisiche e soprattutto, mentali. Aspettavo questa gara, famosa per la sua difficoltà, per avere un punto della situazione dal quale partire in vista del futuro.
Innanzitutto devo scusarmi con i miei amici ai quali ieri sera ho detto di aver chiuso la gara in 1.15.46. In realtà, dalla classifica TDS, il cronometro segna implacabile 1.16.44. Sono sicuro che capirete che non ho barato. Sono solamente cecato. Il non vederci, abbinato alla stanchezza, mi ha fatto prendere fischi per fiaschi. Poco male.
La mia gara. Anche in questa occasione ho corso senza riferimenti, senza cronometro. Per i primi km di gara, tutti in discesa, mi sono trattenuto stando al fianco di Nicola FARANO, che è molto regolare. Una volta in piano, ho accelerato leggermente il passo cercando di trovare il mio passo ideale che mi facesse stare bene, respirare, pensare. Sebbene davanti a me vedessi dei miei compagni di squadra, non mi è passato manco per la testa di scattare e tentare di agganciarli. Tutti sforzi che avrei pagato sulle salite. Salite che ho affrontato sempre in solitaria, abbastanza bene e senza particolari problemi.
Il secondo giro è stato davvero piacevole, ero rilassatissimo e perdevo pure tempo a guardare le espressioni sofferenti e sbuffanti dei runners che man mano affiancavo. A cominciare dal 14° km, ho iniziato una lenta, ma decisa, progressione che mi ha fatto recuperare molte posizioni. Alla base dell’ultima salita, a 2 km dall’arrivo ho incontrato Mirko Di Stasio che ho invitato a venire con me (alla fine arriverà un minuto dopo).
Il bilancio della gara. Alla fine ero contento. Pensavo di aver fatto 1.15.46, ma questo era l’ultimo dei motivi. Ho finito bene la gara. Ho ragionato, gestito, corso con criterio. Sono sicuro che ci sono buoni margini di miglioramento. Ora ho un obbiettivo! (Fausto, non sei tu) La classifica su TDS la trovate qui

2 commenti:

Alberto Bressan "Pasteo" ha detto...

Test come questi sono il metodo migliore per ritornare al 100% dopo un infortunio. E secondo me sarà sempre meglio.

Mario ha detto...

@ Pasteo: Grazie, le tue parole sono sempre incoraggianti per me!